Il pioniere dell’intelligenza artificiale Yann LeCun lascia Meta per lanciare una nuova impresa

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Yann LeCun, figura di spicco nella ricerca sull’intelligenza artificiale e capo scienziato dell’intelligenza artificiale di Meta per oltre un decennio, lascia l’azienda per fondare la propria startup. La mossa segna un cambiamento significativo nella strategia di intelligenza artificiale di Meta e sottolinea le crescenti divisioni filosofiche all’interno del settore.

La ristrutturazione di Meta e la partenza di LeCun

L’uscita di LeCun fa seguito a una recente revisione della leadership dell’IA di Meta. A giugno, la società ha investito quasi 15 miliardi di dollari in ScaleAI, nominando il suo CEO, Alexandr Wang, nuovo chief AI officer di Meta. Wang successivamente nominò Shengjia Zhao, un ricercatore cacciato da OpenAI, come capo scienziato, mettendo di fatto da parte LeCun.

Questa ristrutturazione evidenzia una tendenza più ampia: le principali aziende tecnologiche stanno consolidando il potere dell’intelligenza artificiale sotto una leadership centralizzata, spesso favorendo una rapida commercializzazione rispetto alla ricerca fondamentale. La partenza di LeCun conferma questo cambiamento. Meta collaborerà con la sua nuova impresa, anche se i dettagli della partnership rimangono segreti.

L’eredità di FAIR e il focus sul futuro

LeCun, 65 anni, è stato uno dei direttori fondatori della divisione di ricerca sull’intelligenza artificiale di Meta, FAIR (Facebook AI Research). Il suo lavoro sulle reti neurali gli è valso il prestigioso Turing Award nel 2018, riconoscendo i suoi contributi fondamentali all’apprendimento automatico.

La sua nuova startup si concentrerà sull’”intelligenza artificiale avanzata”, un campo più ampio rispetto ai grandi modelli linguistici (LLM) che attualmente dominano lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. LeCun ritiene che i LLM, sebbene potenti, non abbiano la capacità di comprendere veramente il mondo fisico e non raggiungeranno mai la “superintelligenza”.

Visioni divergenti per il futuro dell’intelligenza artificiale

La divisione tra LeCun e la leadership di Meta, in particolare Mark Zuckerberg, rivela un disaccordo fondamentale sulla traiettoria dell’intelligenza artificiale. Zuckerberg ha perseguito in modo aggressivo la “superintelligenza” attraverso i LLM, investendo molto nell’intelligenza artificiale simile a un chatbot. LeCun, tuttavia, sostiene che la vera intelligenza richiede una comprensione del mondo fisico che i LLM non possono raggiungere.

Questa divergenza non è solo accademica. Riflette un dibattito più ampio all’interno della comunità dell’intelligenza artificiale: l’attenzione dovrebbe essere focalizzata sull’ampliamento degli LLM esistenti o sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale più robusti e radicati? La partenza di LeCun suggerisce che ritiene che quest’ultimo percorso sia più promettente.

LeCun ha dichiarato che la sua nuova impresa esplorerà applicazioni “in molti settori dell’economia, alcuni dei quali si sovrappongono agli interessi commerciali di Meta, ma molti dei quali no”, suggerendo un certo grado di indipendenza dal suo ex datore di lavoro.

Questa mossa posiziona LeCun come una figura chiave nel panorama emergente della ricerca sull’intelligenza artificiale, spingendo per un approccio più olistico e fondamentalmente intelligente oltre l’attuale campagna pubblicitaria incentrata sul LLM.